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Sapevate che probabilmente i dati per calcolare l’incertezza stanno già nel metodo pubblicato?
E che, se non ci fossero, forse li avete già in laboratorio e basta elaborarli?
GIA’!
“L’approccio basato sull’uso dei dati di controllo qualità per la stima dell’incertezza in analisi di routine è ora ben consolidato”.
“L’obiettivo è quello di fornire un approccio comune, pratico, comprensibile per il calcolo dell’incertezza di misura”.
Questo ci dicono quei mattacchioni del Nordtest nell’introduzione del loro documento NT TR 537. E quando si parla di approcci pratici non possiamo che essere d’accordo al 100% (±0%). Anche la SANTE e la ISO paiono stavolta essere d’accordo con noi.
Quindi basta con l’approccio metrologico, dispendioso e inutilmente complicato per gli scopi dei nostri laboratori, e sotto con l’utilizzo ed elaborazione dei dati che abbiamo già a disposizione, col foglio di calcolo incluso nel corso!
“Semplificatamente”, a modo nostro.
E stavolta anche a modo loro.
UN FOGLIO DI CALCOLO PER SEMPLIFICARSI LA VITA
Basta inserire i dati che quasi di sicuro abbiamo già (pubblicati sui metodi, forniti dagli organizzatori di circuiti interlaboratorio, ottenuti in passato da prove ripetute nel tempo o da prove in doppio) et voila, l’incertezza è ottenuta senza alcuno sforzo. E c’è anche la procedura, già pronta!
PER SAPERNE DI PIU’, DAI UN’OCCHIATA AL FILMATO
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