Ci perdonerete se non vi abbiamo avvisato prima di questa importantissima novità.
Ma avevamo da far cose più serie, ubriacarci, costruire su macerie, mantenerci vivi, ecc. Oggi, nonostante l’umore non sia nero, frughiamo un po’ dentro alle miserie. Non le nostre, quelle dell’accreditamento. E scriviamo.
D’altronde anche il nostro simpatico Ente Supremo si è accorto della novità solo il 5 ottobre scorso, con la revisione dell’LS 04, l’elenco dei documenti di riferimento, anche se la novità risale al 4 aprile 2022.
Qual è la novità? Ma la nuova revisione di questa importantissima guida che è la EA 4/02. La terza revisione, pubblicata appunto il 4 aprile 2022. Contenti, adesso?
La EA 4/02 è l’ennesimo documento che tratta di incertezza di taratura. Si aggiunge al JCGM 100:2008 (che è gratis, si scarica dal link), all’ILAC-P-14 (gratis anche questo), al “GUM” (che non è una marca di scovolini dentari o di altri presidi utilizzabili a contatto con la persona), ribattezzato UNI CEI 70098-3 per farlo pagare. I documenti ripetono tutti più o meno le stesse cose e le stesse formule, un po’ come le canzoni di Venditti o Ligabue fanno con gli accordi.
Anche la nuova revisione dice le stesse cose della vecchia.
Provate, se non ci credete, il gioco delle differenze:
Gioco noioso? Vero, siamo d’accordo. Come quasi tutte le cose dell’accreditamento, tranne smascherare l’incompetenza e la supponenza di certi addetti ai lavori e costringerli ad arrampicarsi sugli specchi per poi vederli cadere rovinosamente a terra. Perciò ci abbiamo pensato noi (come pensiamo spesso all’attività di smascheramento, oltre a praticarla). Ecco le differenze:
- sono stati aggiornati i riferimenti che erano ancora alla “vecchia” ISO 17025 del 2005, alla “vecchia” ILAC P-14 del 2010, alla “vecchia” JCGM 200 del 2008;
- sono state inserite delle note qua e là;
- è stato inserito un riferimento all’ultimo (o forse ormai penultimo) grido nel mondo dell’accreditamento: le dichiarazioni di conformità e le regole decisionali, che però non aggiunge nulla a quanto già detto in altri ventordicimila documenti (+/- diciannovecento);
- una spruzzata di analisi dei rischi qua e là non poteva mancare. Fa sempre il suo bell’effetto, come il prezzemolo (ma non mettetelo sulla carbonara).
Quindi, IMPORTANTE, TUTTO CAMBIA MA NON CAMBIA NIENTE PER QUELLO CHE STATE FACENDO IN LABORATORIO.
Però, di conseguenza, Accredia ha pensato bene di ritirare il documento DT-05-DT rev. 1, ovvero la traduzione in italiano della “vecchia” EA 4/02 (e in pratica anche della “nuova”, per tutto ciò che è rimasto uguale, ovvero il contenuto tecnico). E quindi tocca aggiornare una serie di riferimenti.
Ma allora perché tutto questo casino, direte voi.
Perché è una simpatica tradizione della “Qualità” (un po’ come le processioni dei flagellanti) incasinare il sistema con riferimenti incrociati, citazioni di anni di emissione e indici di revisione di documenti dentro altri documenti che poi rimandano ad altri documenti ancora, per tornare spesso al punto di partenza.
Tradizione incoraggiata da certi ispettori che continuano a pretendere che
- ci siano i riferimenti a cascata nei documenti, i cartigli, le revisioni e le edizioni, la tabella con le modifiche, i rimandi ai moduli, i nomi e le funzioni di chi redige, verifica, esamina, approva, emette, firma, i codici fiscali dei parenti fino alla settima generazione, le firme, le PEC e i sigilli
- i riferimenti comprendano l’anno di emissione, la revisione e l’edizione, la descrizione, altri riferimenti a cascata…
e da certi consulenti che, come Penelope, passano la loro vita a fare e disfare sempre le stesse cose, senza aggiungere alcun contenuto utile, facendosi pagare poco (all’ora) ma facendosi pagare spesso per rifare lo stesso noioso lavoro (e quindi complessivamente tanto, per delle cose inutili). Quelli che si fanno le non conformità da soli perchè i riferimenti non sono aggiornati, aprono la non conformità, l’azione correttiva, fanno la verifica straordinaria di chiusura, assegnano un punteggio di miglioramento. Otto ore di consulenza, pagata poco all’ora ma pagata. Ah, nel frattempo aggiornano il riferimento. Solo che, sempre nel frattempo, è uscita la revisione successiva del documento. E il giochino ricomincia.
Noi siamo i primi a trovare questo modo di fare noioso e deprimente, per noi e per i clienti. Come detto, preferiamo ubriacarci o, al limite, ecc. ecc.
Noi i riferimenti li eliminiamo e basta. Cinque minuti. Anzi, diciamo di eliminarli. Gratis.
Invece quelli dell’EA e quelli di Accredia questo modus operandi fatto di riferimenti incrociati, anni, indici, revisioni, rimandi, lo coltivano alacremente e continuano a propinarlo al resto del mondo. Anche se ormai l’informatica permetterebbe di evitarlo.
Speriamo che il vostro sistema di gestione non sia strutturato in questo modo arcaico, pesante, costoso, impossibile da mantenere, che porta a continue non conformità. Se così fosse, in questo corso si spiega come rimediare.
Nel frattempo, eliminate o correggete (funzione “trova” dell’Esplora risorse, escono tutti i documenti che li contengono) i riferimenti al DT-05-DT e all’EA 4/02 nel vostro sistema. Ed eliminate i riferimenti agli anni e alle revisioni nei rimandi. Oppure, meglio, eliminate anche i rimandi.
Buon lavoro. L’aperitivo ci aspetta.
5 novembre 2022
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