CORSO “Incertezza di campionamento”
INCERTEZZA, ASSICURAZIONE QUALITÀ, MONITORAGGIO DELLE COMPETENZE & CAMPIONAMENTO
Il corso tratterà lo strano e misterioso tema dell’incertezza di campionamento, ma anche la qualifica del personale e monitoraggio delle competenze, abbinate alle attività di assicurazione qualità, sempre relativamente al campionamento.
La norma ISO 17025 prevede (punto 7.6.1) che i laboratori debbano tenere conto di tutti i contributi significativi all’incertezza di misura, compresi quelli derivanti dal campionamento, ma come fare a considerare (e stimare, o calcolare) questi contributi, data la variabilità delle situazioni, senza un eccessivo dispendio di risorse?
Al punto 6.2.2 si richiede di documentare i requisiti di competenza per ogni funzione che influenza i risultati delle attività di laboratorio: sappiamo che il campionamento è tra le attività maggiormente in grado di influenzare i risultati. Al punto 6.2.5 compare fra i requisiti il monitoraggio della competenza del personale. Come si potrebbe monitorare la competenza per i campionatori? Magari con un’unica attività che funga anche da assicurazione della validità dei risultati (requisito del punto 7.7).
Al punto 7.7.1 è richiesto ai laboratori di disporre di una procedura per monitorare la validità dei risultati. Le tecniche suggerite dalla norma (utilizzo di materiali di riferimento, di campioni di verifica, ripetizioni, confronti interlaboratorio, campioni civetta, ecc.) non sembrano di primo acchito applicabili alle attività campionamento. Certamente non è possibile partecipare a circuiti interlaboratorio centrati sul campionamento. Come è possibile allora soddisfare il requisito, se si decide di accreditare anche il campionamento?
Studio Arclab fu il primo in Italia ad essere accreditato per la sola attività di campionamento, completamente disgiunta da quella analitica, quest’ultima affidata completamente all’esterno. Ho quindi deciso di mettere a disposizione degli altri laboratori interessati a questi temi l’esperienza allora maturata e la competenza allora costruita, all’interno di un corso di formazione dedicato.
Il corso, ricco di esempi, della durata di una giornata, intende fornire le risposte a queste domande. Saranno trattati i temi dell’incertezza intrinseca e di quella operativa, per acque, alimenti, superfici, rifiuti, altre matrici. Saranno a disposizione dei partecipanti i modelli di procedura (incertezza, assicurazione qualità, qualifica e monitoraggio delle competenze) e capitoli del manuale qualità, e i fogli di calcolo da adattare e utilizzare.
L’iscrizione è come sempre “per postazione” (potranno quindi partecipare più persone pagando un’unica quota, da un singolo PC). Qualora la data del 29 marzo non rispondesse alle esigenze degli aspiranti partecipanti, sono previste repliche successive della registrazione del corso: chieda pure! È anche possibile organizzare il corso specificamente, in data adatta alle esigenze, in esclusiva per ciascun laboratorio: chiedete un preventivo.
Qui la locandina. Sotto i riferimenti per l’iscrizione.
Non siete stati tra i fortunati partecipanti?
Non c’è problema: è possibile richiedere di visualizzare la registrazione del corso, ottenendo l’attestato e il materiale didattico. Qui il link per richiedere l’iscrizione.
vi è piaciuto o non vi è piaciuto..?
i pareri dei partecipanti e i loro commenti, come da dati raccolti con il questionario online di fine corso
senza censure, così come formulati dai partecipanti
CI E’ PIACIUTO TANTO!
- la parte pratica applicativa
- Esempi pratici
- gli esempi applicativi
- esempi pratici
- L’applicazione pratica dell’argomento all’ambito della microbiologia
NON CI E’ PROPRIO PIACIUTO
- personalmente credo troppo longa la parte iniziale sulle differenti definizioni. Io taglierei drasticamente quella parte dando molto più spazio al concreto (quindi se voglio accreditare il campionamento per la matrice X cosa devo fare?) poi aggiungerei una parte legale: cosa implica accreditare il campionamento, differenza tra referto con campionamento accreditato o non accreditato in ambito giuridico ecc….
- Mi è piaciuto tutto
- campionamenti non inerenti il mio settore, rifiuti
- niente
- Niente. Il corso è stato svolto in maniera ottimale
ciao
sto scrivendo la procedura per l’incertezza di campionamento dei tamponi con “il metodo MT”, che mi sembra quello ideale per evitare eccessive complicazioni.
Il dubbio è:
il lab ha due addetti al campionamento; le 10 prove in doppio devono essere eseguite da tutti? mi spiego: due addetti, ognuno fa 5 tamponi in doppio (che poi “rimescolo” in lab per ottenere i 4 valori per ciascun tampone come da tua slide n.340)
oppure devo considerare 10 tamponi per ciascun addetto e valutare l’incertezza di campionamento per ogni persona?
spero di essermi spiegata
grazie mille
Tiziana
Ciao Tiziana
Meglio sarebbe, se possibile, far eseguire il campionamento di ciascun punto (di ciascuno dei 10 campioni) dai due tecnici, includendo così anche la componente “da operatore”. Se non fosse possibile potresti far eseguire il campionamento a un solo tecnico, dicendogli di variare il più possibile il suo operato tra le due repliche. Se fossero diversi i tecnici tra i singoli campioni dello studio (i 10), ciò non avrebbe importanza.
Quindi, per intenderci, prendendo come spunto le sigle del foglio di calcolo “metodo MT”: per ogni “Campione A” sarebbe opportuno far campionare il tampone del “risultato 1” al primo operatore ed il tampone del “risultato 2” al secondo operatore?
Esattamente!
Chiarissimo! Grazie mille
Buongiorno, per il calcolo dell’incertezza campionamento dell’acqua quale dei fogli di calcoli che abbiamo ricevuto è più adatto?
Pensavamo di applicare il metodo empirico dei duplicati e quindi al foglio exel del metodo MT. E’ corretto?
Buonasera. Può usare quello, oppure quello più specifico secondo ISO 5667-14. Buon lavoro!
Buonasera, volendo accreditare il campionamento sulle acque, posso considerare questa matrice come unico substrato? quante tipologie di acqua dovrei altrimenti includere nella mia valutazione dell’incertezza? Se determino l’incertezza di campionamento tramite quantificazione della carica microbica vale anche per i campionamenti per Legionella oltre che per la potabilità?
grazie
Buongiorno dottoressa
dipende dal campo di applicazione del metodo normato di campionamento scelto
per l’incertezza di campionamento il discorso è complesso: dovrebbe tenere conto, in funzione delle esigenze (normative, del cliente, ecc.), dei diversi aspetti ritenuti importanti (disomogeneità del substrato, operatività, variazione casuale) e stabilire un protocollo appropriato di stima dell’incertezza di campionamento, considerando il più possibile questi aspetti
tenga conto comunnque del fatto che la stima dell’incertezza di campionamento è obbligatoria solo se il laboratorio effettua il campionamento e non le analisi successivie, negli altri casi è solo consigliabile, per dare maggiore fiducia al risultato analitico
Buongiorno,
per il calcolo dell’incertezza estesa totale, intesa come campionamento + analisi, nella determinazione del titolo di metallo prezioso contenuto in polveri (il contesto è quello di un laboratorio interno che controlla la propria produzione):
– è concettualmente corretto stimare l’incertezza di campionamento della polvere in modo analogo all’esempio 4 della guida Eurachem e, successivamente, aggiungere questo contributo (come ulteriore contributo di tipo a) al calcolo dell’incertezza secondo approccio metrologico applicato alla parte di analisi?
– se invece eseguissi le prove di ripetibilità per verifica del metodo e calcolo dell’incertezza mediante esecuzione di 10 prove in doppio su 10 lotti prodotti e campionati in giorni diversi, potrei considerare il contributo di campionamento già compreso nel contributo di tipo a relativo a queste ripetizioni?
Buongiorno
In questo caso non è richiesto di stimare separatamente la componente di campionamento, quindi il secondo approccio, qualora le determinazioni in doppio siano effettuate includendo il campionamento, è il più corretto.